Domaine Vincent Lédy

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Vincent Lédy è un giovano produttore dalle idee chiare e dallo stile unico.
Diciamolo subito: i suoi vini sono singolari, originali, mai convenzionali.

Vincent e sua moglie Aurélie possiedono circa 3,5 ettari di viti sul comune di Nuits St. George e nei dintorni. Dal 2020 tutte le vigne sono certificate in biologico. 

Vincent pratica una potatura molto tardiva che gli permette di sfuggire alle gelate primaverili, e di raccogliere l’uva quando il clima è più fresco e lo sbalzo termico maggiore. Il risultato sono vini di straordinaria ricchezza aromatica e di grande complessità.
Vincent ritiene che la perfetta maturità del frutto sia un obiettivo irrinunciabile, anche a costo di ottenere un grado alcolico elevato. 

Molti dei vini di Vincent sono vinificati con una percentuale molto elevata di grappolo intero, e con dosi bassissime di anidride solforosa. Si utilizzano solo barriques di più passaggi.
Gli interventi in cantina si limitano a rari rimontaggi. I vini non sono né chiarificati né filtrati. Dopo l’affinamento di circa 18 mesi il vino è imbottigliato e lasciato riposare per almeno 18 mesi prima della commercializzazione.

Uno degli aspetti più caratteristici dei vini di Lédy è la sua capacità straordinaria di estrarre dalle vecchie viti vini di una complessità stupefacente. Ci sono tre vini che Vincent propone nella versione viti giovani e vecchie viti, dove le vecchie viti hanno tutte più di 70 anni, mentre le giovani oscillano tra i 30 e i 50. In tutti e tre i vini (Nuits st. George 1er cru, Savigny-les-Beaune e Hautes Cotes de Nuits), la differenza tra il vino ottenuto dalle viti giovani e quelle vecchie è sempre incredibile. In tutti e tre i casi si tratta di una selezione di vecchie viti dalla stessa parcella. I vini portano dunque tutti lo stesso nome catastale, con l’indicazione ‘vieilles vignes’ per quello prodotto da vecchie viti.

I vini di Vincent hanno tutti un’architettura di grande potenza ed eleganza. Il tannino costruisce uno scheletro complesso sul quale si innesta una materia che riesce ad essere al tempo stesso poderosa ed elegante. Sono vini dalla profonda matrice territoriale: la combinazione di vigne vecchissime con una vinificazione poco interventista, una tecnica di potatura che porta all’estremo la maturazione del frutto e l’uso di barriques usate regalano vini semplicemente unici.

Grazie al loro carattere particolarmente gastronomico, i vini di Vincent Lédy hanno incontrato il favore di molti chef stellati in Francia e nel resto del mondo. Basti qui menzionare: Guy Savoy (Parigi, Francia), Le jardin secret (La Wantzenau, Francia), Cibo (Digione, Francia), Chateau de Courban (Courban, Francia), Le métropole (Monte Carlo), Jordanaer (Danimarca). 

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