Fratelli Cigliuti
La cantina F.lli Cigliuti esiste da quattro generazioni e i vini sono imbottigliati dall’inizio degli anni Sessanta. La svolta verso una enologia di qualità è compiuta da Renato, classe 1938, ora in pensione ma ancora attivo in vigna e in cantina.
La conduzione è interamente familiare. Tutte le attività nei vigneti e in cantina sono svolte dalle figlie di Renato, Claudia e Sivlia, con l’aiuto di un paio di collaboratori. A 85 anni, Renato continua ancora a dare una mano.
Dai circa cinque ettari di proprietà si producono circa 30.000 bottiglie, in larghissima parte destinate all’export.
I Cigliuti amano definirsi contadini. Quando parli con loro si finisce sempre per parlare della vigna, quasi mai delle vinificazioni. Come spiega Claudia, il lavoro in cantina è sempre stato ispirato al minimo interventismo: solo lieviti indigeni, nessuna filtrazione, pazienza.
Il vino si vinifica in maniera tradizionale, con lunghe macerazioni e affinamenti in grandi botti di rovere di slavonia.
Del periodo ‘Barolo Boys’ di cui Renato è stato un interprete, rimane solo un ricordo lontano, e una barbera, la ‘Campass’, interamente vinificata in piccole botti di rovere. Per il resto i vini sono fini, eleganti, e straordinariamente espressivi del terroir.
I terreni, tutti di proprietà, sono situati nel comune di Neive, e quasi tutti sulla dorsale del Serraboella, una delle denominazioni più belle di tutto il Barbaresco, di cui i Cigliuti possiedono circa un terzo. Da qui provengono le uve per il loro Barbaresco più importante e per la loro Barbera superiore ‘Serraboella’.
Il Serraboella è un barbaresco di grande potenza e profondità espressiva. I toni sono spesso scuri, quasi cupi, con note balsamiche e una presenza gustativa imponente. E’ un vino dal potenziale di invecchiamento enorme.
Il Barbaresco Vie Erte, prodotto con uve provenienti dal comune di Neive, ha note floreali più leggiadre ed è in genere più pronto da bere.
La Barbera superiore ‘Campass’ ha spirito più moderno, è più intensa, concentrata e rotonda, mentre la Barbera Superiore ‘Serraboella’, vinificata in grandi botti di rovere, esprime in modo più deciso il carattere varietale del vitigno e risulta più indomita e territoriale.
Il Langhe Nebbiolo è un’espressione piuttosto opulenta del vitigno, anche se i tannini vellutati tipici della zona del Barbaresco ne assicurano una beva piacevole.
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Fratelli Cigliuti
F.lli Cigliuti, Barbaresco ‘Bricco di Neive Vie Erte’, 2019
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