6 dicembre 2022: Una introduzione sentimentale allo Chenin Blanc
Nella mia lista personale di figli e figliastri lo Chenin Blanc occupa una posizione piuttosto privilegiata.
E’ un vitigno al quale ritorno sempre e sempre con rinnovata curiosità e entusiasmo. Mi piace la sua originalità, la sua acidità vibrante e anche le sue note aromatiche a volte un po’ spigolose, quella tendenza ai sentori quasi-ossidativi, la pera cotogna, le mele. E poi quella nota salina, minerale, sapida e lunghissima in bocca. E la sua capacità di creare degli equilibri tra zuccheri e acidità che nessun altro vitigno, se non forse il riesling, è in grado di fare.